Ciao vorrei parlare di un fenomeno che ad alcuni di voi è
già noto, mentre altri ne ignorano l’esistenza. Mi riferisco ai siti pro ana e
pro mia, rispettivamente a favore
dell’anoressia e della bulimia.
Forse alcuni di voi già li hanno consultati o forse già
li seguono, pensando che i consigli riportati siano utili e possono far stare
meglio. Invece non è così, questi siti sono distruttivi e nocivi.
Alcuni di voi li consultano perché vogliono dimagrire per
piacersi di più, credendo che essere magre è sinonimo di persona bella e
felice, ma non è solo per essere più belle, lo fate perché volete porre fine
alla vostra infelicità e al vostro malessere. Vi sentite insoddisfatte,
tristi, sole, inadeguate, sbagliate, come se quello che fate non è mai abbastanza
e siete stanche di soffrire di un senso di vuoto a cui non riuscite ad
attribuire una causa.
Così la gestione del peso vi dà un senso di serenità e
controllo e pensate che è questa è l’unica cosa che può aiutarvi, l’unica che
non vi farà mai soffrire a differenza del mondo che vi circonda.
Pensate che in questo modo potete essere felici, ma la
felicità non c’entra con il pesare 40 kg, questa è solo un’illusione.
Anche perché una volta raggiunto l’obbiettivo non riuscirete più a fermarvi e
continuerete.
L’ossessione per il cibo e per il calcolo delle calorie, vi
isolerà al punto di non farvi più uscire a cena con gli amici per evitare il
cibo.
Alcune di voi sanno già che questo è distruttivo, ma a voi non
importa perché dite che solo così riuscite a guardarvi allo specchio.
Vedete nell'essere magre l’unica cosa che vi dà la forza di stare
bene e non vi importa se si in realtà questo vi sta distruggendo. Per voi
l’aspetto è tutto ciò che avete. Ma non è così. Al mondo non si piace in
maniera proporzionale al proprio aspetto come potete pensare, quello che
colpisce e ci fa amare le persone è il loro carattere. Non vi è mai capitato di
vedere un ragazzo bello insieme a una ragazza non bellissima, chiedendovi
stupite che cosa ci avrà trovato in lei? L’apparenza, l’aspetto fisico può
attrarre l’attenzione, ma quello che colpisce veramente alla lunga è come siete
dentro, è questo che vi rende uniche e insostituibili. Di ragazze magre, carine
ce ne sono tante, non sarete le uniche, ma diventerete le uniche per quella
persona che rimarrà colpita dal vostro carattere. Il fascino di una donna non
ha nulla a che fare con la bilancia o la perfezione fisica, ma con il vostro
modo di fare e agire, con la vostra forza di volontà, con la passione che
dimostrate di mettere nelle cose che amate. Soprattutto la qualità più
affascinante è la dignità e il rispettò per voi stesse.
Ma se prima non vi piacete dentro non potrete mai
piacervi esteriormente, sarete arrabbiate con voi stesse perché non riuscite a
essere migliori e perfette. Però la perfezione non esiste, uno può essere
perfetto nella sua imperfezione. La perfezione non è qualcosa che si guadagna,
è qualcosa che si è, pur accentando che ci sono delle cose che vanno
migliorate.
Magari direte che certe parti del vostro corpo non vi
piacciono e quindi vi chiederete come potete accettarle senza riserva. Ma
accettare non vuol dire approvare e non vuol dire che non si possono immaginare
o desiderare miglioramenti. Significa accettare che il riflesso nello specchio
è il vostro, anche se non tutto quello che vedete vi piace. Quando accetterete
voi stesse senza riserve, vedrete che risulterà più facile cambiare le cose che
pensate debbano essere modificate. Accertarsi vuol dire essere dalla propria
parte, pro se stessi.
Alcuni aspetti come il vostro corpo, la vostra sensibilità,
fragilità e paura, che avete sempre pensato di dover cambiare, perché li
giudicate mancanze e nemici, sono in realtà proprio dei vostri amici, perché è
grazie a loro che siete quello che siete: uniche e perfette nella vostra
imperfezione e diverse da chiunque altro. Affinché le cose possano migliorare e
cambiare, bisogna volerlo. La felicità è una vostra scelta, spesso pensiamo che
siamo infelici a causa degli altri, del mondo che ci circonda o a causa del
nostro aspetto. Ma la verità è che siamo noi responsabili della nostra felicità
e questo ci dà un grande potere, non siete più in balia degli eventi.
Soffrire giorno dopo giorno e sentirsi vuote può spingere a
comportarsi in maniera strana. Può portarvi a vedere le cose in maniera diversa
da come sono in realtà. In questi siti pro ana, Ana diventa un idolo,
un’entità che viene vista come un’amica, l’unica fonte di sollievo, una dea da
venerare, a cui dedicare il proprio amore e la propria vita e in suo nome si
trova la forza di fare digiuni.
Non so se avete mai letto La
principessa che credeva nelle favole, c’è una
storia all'interno che rispecchia la situazione.
C’erano infatti molti tavoli
coperti da tovaglie, intorno ai quali si muovevano decine di commensali
entusiasti. Alcuni minuscoli camerieri in smoking e guanti bianchi se ne
andavano in giro tenendo in equilibrio precario sulle mani e sulle braccia
enormi piatti di portata d’argento, muovendosi in mezzo al mormorio delle voci
festanti.
“Chi sono quelle deliziose piccole creature?”
sussurrò la ragazza mentre si avvicinavano a un tavolo.
“ Elfi malvagi, ma questa gente è convinta che siano fatine buone.”
Victoria fissò i raffinati piatti di porcellana e i calici di cristallo dai
bordi dorati, e si chiese cosa stessero servendo. Sbirciò nel piatto di uno
degli ospiti, e poi in quello del suo vicino, e in un altro ancora…
“Ehi, ma non c’è niente da mangiare!” esclamò sbalordita, vedendo gli invitati
che, magri come acciughe, si portavano alla bocca le forchette vuote,
masticavano e chiacchieravano allegri. “E queste persone sono così magre!”
“Stanno morendo di fame, ma non lo sanno. E non vogliono nemmeno sentirselo
dire.”
“Non capisco… per quale motivo rimangono a sopportare un simile tormento?”“Dai un’occhiata là sotto” le suggerì Willie,
sollevando il bordo della tovaglia e mettendo così in mostra una fila di catene
fissate all’altezza delle caviglie.
Quello spettacolo le sembrò assurdo. “Sono incatenati? Ma per quale motivo
sembrano così felici?”
“Non vedono le catene e le chiavi che potrebbero ridare loro la libertà, e sono convinti di ricevere pietanze appetitose in cambio dei loro servigi alla comunità degli elfi. Hanno sempre l’impressione di non fare abbastanza per quegli esserini…”
Nel frattempo i camerieri continuavano a scivolare avanti e indietro servendo con grande stile dai loro piatti vuoti, agitando e facendo sbattere i mazzi di chiavi che avevano appesi alla cintola.
“Ma come può essere?” domandò la principessa sbigottita.
“Una volta ho rivolto questa stessa domanda al mio amico, e ricordo ancora la sua risposta: “Quando una persona è divorata dalla fame ma non conosce il vuoto che ha in se’, le illusioni diventano sue maestre, e lui diventa il loro schiavo.”
“Non vedono le catene e le chiavi che potrebbero ridare loro la libertà, e sono convinti di ricevere pietanze appetitose in cambio dei loro servigi alla comunità degli elfi. Hanno sempre l’impressione di non fare abbastanza per quegli esserini…”
Nel frattempo i camerieri continuavano a scivolare avanti e indietro servendo con grande stile dai loro piatti vuoti, agitando e facendo sbattere i mazzi di chiavi che avevano appesi alla cintola.
“Ma come può essere?” domandò la principessa sbigottita.
“Una volta ho rivolto questa stessa domanda al mio amico, e ricordo ancora la sua risposta: “Quando una persona è divorata dalla fame ma non conosce il vuoto che ha in se’, le illusioni diventano sue maestre, e lui diventa il loro schiavo.”
Come si può notare dalla storia quando si è divorati da un
senso di vuoto, le illusioni diventano vostre maestre, ma così voi diventate
suoi schiave, portandovi a credere che Ana è una vostra amica, mentre in realtà
è una vostra nemica che vi vuole uccidere. Questo è un tipo di autoinganno che
si paga con la vita, una vita che finisce per distruggersi, annientarsi in
giornate, in mesi, in anni perduti irrimediabilmente a stare male invece
di vivere la vostra vita.
Per questo ho deciso di
aderire all'iniziativa promossa da Vogue Italia contro la proliferazione
dei siti e blog pro ana e pro mia, rispettivamente
a favore dell’anoressia e della bulimia. Ad oggi purtroppo non
esiste nessuna legge che permette la chiusura di
questi spazi web. In alcuni casi solo un messaggio iniziale avvisa che il blog
che si sta per vedere contiene contenuti adatti solo per gli adulti e che i blog non vengono esaminati, ma
questo non basta perché un click permette di continuare la visualizzazione del
sito. Prendere le distanza dai loro contenuti o ignorare che esistono non serve
a contrastarli, perché una cosa non smette di esistere se si fa finta che non
esiste.
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